Come funziona il mondo dei collezionisti d’arte

Marco Montemagno e Sabrina Donadel ci aprono le porte alla conoscenza di un mondo senza il quale l’arte potrebbe non essere quella che oggi è per noi.

L’arte contemporanea ha bisogno di persone che, partendo da alcune emozioni, decidono di investire producendo i lavori di giovani artisti e con queste premesse si può osservare un mondo che spesso è sommerso.

L’arte è sempre emotiva e per questo occorre davvero che i collezionisti riescano ad entrare in sintonia con chi vive producendo opere che vanno oltre l’ordinaria espressione nella vita.

Opera di Angelo Accardi – Blend collection

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“Abituatevi, educate voi stessi a fare tutto ciò che fate perfettamente, con cura e precisione; che il vostro agire non abbia niente di impreciso, non fate niente senza provarvi gusto, in modo grossolano.
Ricordatevi che nell’approssimazione si può perdere tutta la vita, mentre al contrario, nel compiere con precisione e al ritmo giusto anche le cose e le questioni di secondaria importanza, si possono scoprire molti aspetti che in seguito potranno essere per voi fonte profondissima di un nuovo atto creativo.”

Pavel Florenskij (filosofo, matematico e religioso russo)
Manifestazione divina
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La transavanguardia come movimento artistico

La transavanguardia teorizzava un ritorno alla manualità, alla gioia ed ai colori della pittura dopo alcuni anni di dominazione dell’arte concettuale. Il movimento, teorizzato e sistematizzato dal critico Achille Bonito Oliva, è ascrivibile come un movimento del tutto italiano, scarsamente riconosciuto all’estero[6]. Vide protagonisti un quintetto di artisti[7]: Sandro Chia, Enzo Cucchi, Francesco Clemente, Nicola De Maria e Mimmo Paladino, con i quali collaborò parallelamente Sirio Bellucci e ai quali poi si aggiunsero Mimmo Germanà, Ernesto Tatafiore, Nino Longobardi (presenti nella sezione Aperto ’80 della Biennale di Venezia del 1980) e Andrea Vaccaro, che in seguito abbandonò il movimento[8].

Nel 1979, ad Acireale, una mostra curata da Achille Bonito Oliva, Opere fatte ad Arte, poneva le basi di quella che poi venne consacrata alla Biennale di Venezia del 1980. In un’intervista pubblicata nel numero 13 (ottobre 1979) della rivista Segno si legge: “[…] questi artisti assumono la pratica pittorica come un movimento affermativo, come un gesto non più di difesa ma di penetrazione attiva, diurna e fluidificante. […]”. Nel 2011, dal 24 novembre al 4 marzo 2012, è stata allestita una mostra antologica al Palazzo Reale di Milano.

L’importanza dell’ascolto e della non violenza

La sfida globale dell’inclusione dell’Altro è sempre più attuale per le nostre società. Evidentemente non basta vivere in un mondo iperconesso, con la libertà di spostamento e l’accesso continuo alle informazioni per garantire una coesione sociale. Le nuove crisi esigono risposte coordinate da parte di tutti i paesi e tutte le culture. Il nostro futuro dipenderà direttamente dalla nostra capacità di considerarci pari, di andare oltre gli stereotipi e i pregiudizi, di vedere che siamo nella stessa barca. Ascoltiamo Priel Korenfeld perché quello è il messaggio che ci vuole dare: l’ascolto.

Costruire la felicità

In Italia 11 milioni di persone usano psicofarmaci, tante quanti gli abitanti della Lombardia. In Europa 40 milioni di lavoratori soffrono di stress, una cifra che corrisponde circa a tutti gli abitanti della Spagna. Nel mondo 1 paese su 5 è impegnato in guerre e a sopravvivere alla fame. Dati allarmanti che derivano dal fatto di essere costantemente bombardati da notizie negative e di pensare alla Felicità come ad un’emozione di breve durata legata a particolari momenti, qualcosa che viene sempre dopo la realizzazione di qualcos’altro. La tipica frase “sarò felice quando..” ne è la dimostrazione! Come sarebbe invece il mondo se ogni bambino, ogni persona, ogni professionista, ogni azienda, scuola, ospedale, ogni governo potesse avere accesso a giuste informazioni e a solidi strumenti per costruire la propria Felicità? Come sarebbe la tua Vita se Tu e tutte le persone attorno a te fossero Felici? A queste domande risponde Daniela Di Ciaccio dimostrando, grazie alla Scienza e a tre esercizi che ti aiutano a costruirti un mondo interiore fatto di calma e di benessere, che la Felicità è una competenza che possiamo allenare e che ci permette di fiorire sia come singoli individui che come sistemi. Sociologa, Imprenditrice, Insegnante Yoga e Ricercatrice, Daniela Di Ciaccio è stata HR manager, consulente e formatrice progettando strumenti e metodologie per lo sviluppo di persone e organizzazioni. Dal 2012 si dedica alla ricerca e alla sperimentazione di pratiche spirituali e modelli integrati per il cambiamento positivo di persone e sistemi. Nel 2014 fonda insieme a Veruscka Gennari 2BHappyAgency con l’obiettivo di diffondere tra le persone e le organizzazioni la cultura del Benessere e della Felicità come competenza che si può costruire.

Siate felici davvero

​​Vi auguro di non di aver bisogno di dimostrare a tutti i costi agli altri di essere felici, ma di esserlo davvero. Vi auguro di spendervi per gli altri ma di tenere dei momenti solo vostri, perché nei veri e intensi momenti di pienezza assoluta ci si sente al di fuori dal mondo. Negli intensi momenti di felicità non scattiamo fotografie. Vi auguro di difendere e di essere difesi. Di lasciare andare serenamente ciò che ci lascia per fare spazio serenamente a ciò che ci trova. Di avere in tasca un biglietto per uno spettacolo che duri un minuto di coraggio, perché a volte un minuto di coraggio e una scelta presa in pochi istanti sono in grado di rivoluzionare una vita intera. E infine, non per ultimo ma per rafforzare il concetto, vi auguro un amore che vi spettini i progetti.
Chi amate è il vostro punto felice e perché, nell’era dei social, le più grandi tecnologie resteranno sempre e comunque la voce e gli occhi.

Massimo Bisotti

A mio padre – Alfonso Gatto

Se mi tornassi questa sera accanto
lungo la via dove scende l’ombra
azzurra già che sembra primavera,
per dirti quanto è buio il mondo e come
ai nostri sogni in libertà s’accenda
di speranze di poveri di cielo,
io troverei un pianto da bambino
e gli occhi aperti di sorriso, neri
neri come le rondini del mare.
Mi basterebbe che tu fossi vivo,
un uomo vivo col tuo cuore è un sogno.
Ora alla terra è un’ombra la memoria
della tua voce che diceva ai figli:
“Com’è bella la notte e com’è buona
ad amarci così con l’aria in piena
fin dentro al sonno”. Tu vedevi il mondo
nel novilunio sporgere a quel cielo,
gli uomini incamminati verso l’alba.

(A mio padre, da “La storia delle vittime” – 1945)

Bufala borsa compagna premier Conte

Olivia Paladino e la borsa Hérmes è quel genere di bufale che fanno capo allo stravagante settore degli estimatori da tastiera.https://0eaf170890a3a6501245fc3fecc7a4dc.safeframe.googlesyndication.com/safeframe/1-0-37/html/container.html

L’Università della Vita offre molteplici corsi: e così persone incapaci di distinguere tra “ha”, terza persona del verbo avere e “a” preposizione, gente che confonde coscientemente i tre punti di sospensione con le virgole e il punto e virgola si ritrovano improvvisamente laureate sul campo in virologia, ingegneria dei materiali, economia, diritto e scienze sociali.

https://www.bufale.net/giuseppe-conte-olivia-paladino-e-la-borsa-hermes-il-ritorno-degli-estimatori-da-facebook/

La tolleranza di Gandhi

​​“Dato che non penseremo mai nello stesso modo e vedremo la verità per frammenti e da diversi angoli di visuale, la regola della nostra condotta è la tolleranza reciproca. La coscienza non è la stessa per tutti. Quindi, mentre essa rappresenta una buona guida per la condotta individuale, l’imposizione di questa condotta a tutti sarebbe un’insopportabile interferenza nella libertà di coscienza di ognuno.”

Gandhi

Vista da Torraca. ph by Digireale

Meditazione a scuola

Le scuole e gli insegnanti non hanno tutte le risposte, né potrebbero, ma possono svolgere un ruolo speciale aiutando i bambini nella gestione delle questioni relative alla loro salute mentale, al benessere e alla felicità fin dall’inizio della scuola primaria. La scuola diventa il fulcro della diversity, il luogo dove insegnare a guadare dentro di sé per conoscere e accettare gli altri.

https://alleyoop.ilsole24ore.com/2019/05/29/meditazione-scuola/